In qualità di proprietario o gestore di affitti brevi, avrai sicuramente sentito parlare del CIN, il Codice Identificativo Nazionale rilasciato dal Ministero del Turismo. Obbligatorio ufficialmente dal 1° gennaio 2025 per tutte le strutture ricettive italiane, il codice CIN ti permetterà di affittare le tue proprietà nel rispetto della legge. Scopri in questo articolo tutto quello che c’è da sapere sul Codice Identificativo Nazionale: che cos’è, come ottenerlo e quali sono i tuoi obblighi in quanto gestore di un affitto breve.
Il Codice Identificativo Nazionale per affitti brevi è un codice alfanumerico univoco assegnato dal Ministero del Turismo a tutte le strutture ricettive alberghiere ed extra-alberghiere che offrono soggiorni inferiori ai 30 giorni.
Introdotto dall’articolo 13, co. 15, del Decreto Anticipi n. 145 del 18/10/2023 ed entrato in vigore il 3 settembre 2024 con l’avviso in Gazzetta Ufficiale, il codice CIN è composto da:
Per esempio, il Codice Identificativo Nazionale della tua casa vacanze potrebbe essere il seguente:
Per ricevere il codice CIN, i titolari di immobili utilizzati a scopo turistico e i property manager con delega del proprietario dovranno farne richiesta sulla piattaforma ufficiale BDSR.
Alla base dell’introduzione del CIN c’è la necessità di eliminare l’abusivismo in un settore, quello turistico, dove le irregolarità sono spesso difficili da monitorare. Ogni struttura ricettiva, sia che si tratti di un’attività imprenditoriale o occasionale, sarà registrata alla Banca Dati nazionale delle Strutture Ricettive con un codice univoco. Allo stesso modo, le attività turistiche e locazioni brevi prive di CIN saranno facilmente identificabili.
La BDSR o Banca Dati Strutture Ricettive è la piattaforma ufficiale predisposta dal Ministero del Turismo per centralizzare e monitorare gli affitti brevi e le locazioni turistiche operanti su tutto il territorio nazionale.
Attivo da giugno 2024, il portale contiene informazioni relative ai codici identificativi, alla tipologia di alloggi, l’ubicazione, la capacità ricettiva, e i soggetti che esercitano l’attività ricettiva.
Sul sito potrai:
Clicca qui per accedere alla piattaforma della BDSR e richiedere il tuo codice CIN per affitti brevi. L’accesso alla piattaforma è possibile tramite identificazione SPID o Carta di Identità Elettronica (CIE).
Prima dell’entrata in funzione del CIN, diverse Regioni avevano già un codice d’identificazione univoco in atto, chiamato Codice Identificativo Regionale o CIR. Tale codice doveva essere richiesto nel momento in cui si voleva aprire ufficialmente un’attività turistico ricettiva e garantiva che la struttura adempisse agli obblighi e ai requisiti di sicurezza previsti dalla legge.
Il Codice Identificativo Nazionale (CIN) andrà a sostituire il CIR, garantendo così uniformità e coerenza su tutto il territorio.
Sebbene la scadenza iniziale per richiedere e ottenere il codice CIN per tutte le strutture turistico ricettive fosse il 2 novembre 2024, in seguito è stata spostata al 1° gennaio 2025.
Ma se non hai ancora un codice CIN, non procrastinare la tua richiesta! Dal 2 gennaio scatteranno infatti le sanzioni amministrative.
L’introduzione dell’obbligatorietà del CIN vale per:
Una volta ottenuto il codice CIN per i tuoi affitti brevi, ti sarà richiesto di esporlo all’esterno della struttura ricettiva, sul tuo sito web si prenotazione diretta e sugli annunci sui portali di prenotazione.
A partire dal 2 gennaio 2025 l’Agenzia delle Entrate e la Guardia di Finanza, insieme alle autorità locali, avranno il compito di effettuare controlli per assicurarsi che le strutture ricettive rispettino la nuova normativa in atto.
Le sanzioni amministrative previste variano a seconda della tipologia della violazione.
I municipi nei quali sono ubicate le strutture coinvolte si occuperanno della riscossione delle sanzioni.
Per richiedere il tuo codice CIN per affitti brevi:
Dopo aver registrato con successo la tua struttura ricettiva, riceverai un’e-mail di conferma dell’avvenuta creazione del tuo codice CIN univoco.
Nota bene che per poter richiedere il CIN, la tua casa vacanze deve essere a norma di legge e rispettare i requisiti di sicurezza. Dovrà quindi essere dotata di dispositivi di rilevazione di gas combustibili e monossido di carbonio e di estintori portatili a norma, collocati in aree accessibili e visibili dell’alloggio.
Guida Smoobu: Misure di sicurezza per le case vacanze
Anche i gestori di una locazione turistica e i property manager possono richiedere il codice CIN delle strutture in gestione.
Per farlo, al momento della richiesta online, il gestore della struttura ricettiva dovrà caricare un documento di delega firmato e la copia della carta d’identità del titolare.
Il Codice Identificativo Nazionale è uno strumento strategico per contrastare le irregolarità nel settore degli affitti brevi, garantire maggior trasparenza e proteggere sia i viaggiatori che gli stessi operatori turistici.
In qualità di locatore di case vacanza, è importante che tu richieda il tuo codice CIN il prima possibile. I vantaggi per la tua attività sono lampanti:
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