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Il settore degli affitti a breve termine ha conosciuto un vero e proprio boom negli ultimi decenni, sia in Italia che nel mondo. Sempre più persone hanno deciso d’intraprendere questa strada per poter disporre di un’entrata mensile aggiuntiva.
Se anche tu hai deciso si aprire una struttura ricettiva, le opzioni sono molte. Tra le più comuni ci sono case vacanza, bed&breakfast, affittacamere e agriturismi. In questa guida completa ti spiegheremo come aprire un B&B in Italia, analizzandone requisiti legali, costi, tasse e molto altro.
Per prima cosa: che cosa si intende esattamente per Bed&Breakfast?
Tradotto letteralmente dall’inglese, “bed and breakfast” significa “letto e colazione”. Nonostante il concetto di offrire un posto letto e prima colazione agli ospiti esista da secoli, il termine B&B è stato coniato nel Regno Unito e in Irlanda solo negli anni ’20. Dato che sempre più giovani si trasferivano altrove in cerca di lavoro, le famiglie iniziarono ad affittare le stanze rimaste vuote. Da qui, la nascita dei Bed and Breakfast.
Al giorno d’oggi, in Italia, il Decreto legislativo 23 maggio 2011, n. 79 definisce i B&B come “strutture ricettive [extralberghiere] a conduzione ed organizzazione familiare, gestite da privati in forma non imprenditoriale, che forniscono alloggio e prima colazione utilizzando parti della stessa unità immobiliare, purché funzionalmente collegate e con spazi familiari condivisi”.
I bed&breakfast gestiti da privati in forma imprenditoriale ricadono invece nella categoria delle strutture ricettive paralberghiere, come definito dall’articolo 9 dello stesso decreto legge.
Ci sono voluti alcuni decenni perché il fenomeno dei bed and breakfast si sviluppasse anche in Italia. Solo nel ’97, in vista del Giubileo di Roma, strutture ricettive para e extralberghiere come B&B e affittacamere iniziarono a diffondersi.
Inizialmente, non c’era una regolamentazione ufficiale al riguardo. Il vuoto normativo venne riempito nel 2007 e, da allora, ogni Regione ha stabilito delle norme valide per i B&B attivi sul proprio territorio.
Vediamo alcuni dati riportati nel Rapporto B&B Italia 2020:
Supponiamo che tu voglia aprire un B&B. Come fare?
Prima di tutto, devi assicurarti di avere una proprietà che possa essere utilizzata come bed and brekfast. Ciò significa che la tua casa o appartamento deve essere in regola con i requisiti urbanistico-edilizi, igienico-sanitari e di sicurezza prescritti. Inoltre, la tua proprietà dovrà avere un certo numero di stanze a disposizione degli ospiti, uno o più bagni facilmente accessibili e la possibilità di offrire loro la colazione.
Poiché l’attività di bed and breakfast (imprenditoriale e non) è regolamentata da 19 leggi regionali e due leggi provinciali (Trento e Bolzano), dovrai verificare la normativa della tua Regione.
Queste leggi regionali definiscono non solo il numero di camere e di posti letto consentiti, ma anche diversi altri parametri: differenze tra attività imprenditoriali e non, superficie minima rispetto ai posti letto, obbligo di residenza o meno del gestore nello stesso edificio, limitazioni al numero massimo e minimo di giorni di apertura, durata massima del soggiorno, ecc.
Detto questo, prima di aprire un bed and breakfast, assicurati di consultare nel dettaglio le normative regionali.
Per darti un’idea delle differenze tra regione e regione, diamo un’occhiata al numero massimo di camere e di posti letto in ciascuna di esse:
Ora, se la tua proprietà soddisfa tutti i requisiti strutturali necessari per aprire un bed and breakfast, il passo successivo è quello di avere tutte le carte in regola. Ma quali documenti sono necessari per aprire un B&B?
Recati allo Sportello unico per le attività produttive (SUAP) del tuo Comune per ritirare la modulistica necessaria, oppure scaricala online. Il documento principale da compilare per richiedere l’apertura della tua struttura ricettiva (B&B, affittacamere, casa vacanze) viene definito SCIA, ovvero la Segnalazione certificata di inizio attività. La SCIA sostituisce la vecchia DIA o Denuncia di inizio attività. Questo vale sia per i bed&breakfast imprenditoriali che per quelli a carattere saltuario. Una volta presentata la SCIA, l’apertura della tua attività è immediata.
Insieme alla SCIA ti verrà richiesto di presentare altri documenti. Poiché ogni Regione ha requisiti diversi, controlla la legge regionale specifica. La documentazione necessaria per l’apertura del B&B include solitamente queste informazioni:
Se hai intenzione di aprire un B&B non imprenditoriale, non dovrai aprire la partita IVA. Assicurati di rispettare alcune limitazioni: la tua attività dovrà essere svolta saltuariamente, in modo occasionale e non continuativo. In questo tipo di B&B solo tu o i tuoi familiari potete occuparvi dei servizi per gli ospiti (come pulizie e colazione). Infine, potrai offrire solo servizi aggiuntivi minimi e non fare pubblicità alla tua attività, se non occasionalmente.
Se invece hai intenzione di aprire un bed&breakfast imprenditoriale, ti dovrai iscrivere presso l’Agenzia delle Entrate per l’ottenimento della partita IVA con codice Ateco 55.20.51 (affittacamere per brevi soggiorni, case ed appartamenti per vacanze, bed and breakfast, residence).
Inoltre, ti serviranno delle autorizzazioni, certificazioni e accortezze aggiuntive:
Diamo quindi un’occhiata agli obblighi fiscali e alle tasse da pagare quando si diventa proprietari di un bed&breakfast. Chiaramente, le cose sono un po’ più semplici quando si ha un B&B saltuario rispetto a uno imprenditoriale.
B&B non imprenditoriale. I profitti derivanti da un’attività di bed and breakfast occasionale sono qualificabili come redditi diversi secondo l’articolo 67 comma 1 lett. i) del Tuir. Questi vengono calcolati sottraendo le spese documentabili, come le spese per i generi alimentari e i prodotti per la pulizia dei locali, dal totale dei guadagni. Assicurati quindi di conservare ricevute e fatture fiscali che attestino le spese inerenti all’attività. Questo reddito è soggetto all’Imposta sul reddito delle persone fisiche (o tassazione IRPEF) nei modi ordinari
B&B imprenditoriale. I guadagni derivanti da un’attività B&B commerciale sono considerati reddito d’impresa secondo l’articolo 55 del Tuir. Dovrai quindi pagare l’Imposta sui redditi delle società (IRES), oltre all’IRPEF e alle liquidazioni mensili o trimestrali IVA. Anche in questo caso, assicurati di conservare e registrare tutte le fatture relative all’attività e predisponi bilancio e dichiarazione dei redditi.
Infine, altre tasse e imposte da tenere a mente sono:
In Italia, tutti i gestori di strutture ricettive devono comunicare le generalità degli ospiti alla Pubblica Sicurezza entro 24 ore dall’arrivo. Questo vale sia che tu gestisca un hotel, un bed&breakfast, una casa vacanze, un campeggio o che affitti occasionalmente una stanza del tuo appartamento.
Mentre in passato le schedine alloggiati erano in forma cartacea, per cui ci si doveva recare personalmente in Questura per registrare gli ospiti, da alcuni anni è possibile farlo online. Puoi infatti compilare le schedine per gli ospiti tramite il servizio Alloggiati Web.
Inoltre, ti sarà richiesto di comunicare all’Istituto nazionale di statistica (ISTAT) l’arrivo e la partenza dei tuoi ospiti. In questo modo, l’ISTAT sarà in grado di monitorare i movimenti degli ospiti delle varie strutture ricettive e l’andamento turistico in Italia per ciascun mese dell’anno e per ciascun comune.
Contatta il centro IAT del tuo comune o l’Osservatorio Nazionale del Turismo per ricevere le tue credenziali di accesso per l’invio telematico.
Ora che sai quali sono i passi da compiere per aprire il tuo B&B e le relative tasse e requisiti legali, è il momento di definire il servizio che vuoi offrire.
Per definire esattamente il numero di camere e letti che vuoi avere nel tuo B&B, devi controllare la normativa regionale. In generale, gli ospiti devono essere in grado di accedere alle loro camere senza dover passare per altre camere da letto o zone destinate alla famiglia ospitante.
Inoltre, la maggior parte delle Regioni concorda sui mobili essenziali che dovresti fornire ai tuoi ospiti:
Se vuoi saperne di più, dai un’occhiata alla nostra guida “Gli elementi indispensabili per attrezzare e arredare la tua struttura ricettiva“.
Mentre in alcune strutture ricettive, come le case vacanza, puoi decidere se includere la colazione come opzione extra, in un B&B dovrai per forza fornire ai tuoi ospiti la prima colazione. Se così non fosse, non si chiamerebbe “letto&colazione”, no?
Hai due opzioni:
In generale, offrire una colazione fatta in casa ti permetterà di distinguerti dalla concorrenza. I tuoi potenziali ospiti saranno felici di poter consumare prodotti a chilometro zero e prelibatezze tipiche della zona. Potrai offrire un’opzione di turismo sostenibile, garantendo un’esperienza di qualità.
Tuttavia, se ti manca il tempo o la voglia di dedicarti alla prima colazione, puoi comunque trovare e offrire prodotti preconfezionati di qualità.
Per quanto riguarda la pulizia dei locali del tuo bed and breakfast, non c’è una regola precisa. In generale, la pulizia delle stanze dovrebbe essere quotidiana.
Come per altre strutture ricettive, sia che si tratti di grandi hotel o piccole case vacanze, la pulizia è essenziale. Infatti, non solo dimostra ai tuoi ospiti che il tuo servizio è affidabile, ma potrebbe anche aiutarti a ricevere delle buone recensioni al termine del loro soggiorno.
La biancheria deve essere cambiata obbligatoriamente al termine di ogni soggiorno. Se il soggiorno dura più di una settimana, sarebbe opportuno cambiare la biancheria almeno una o due volte.
In generale, puoi chiedere ai tuoi ospiti se vogliono un servizio di pulizia della camera (magari mentre sono via) o se preferiscono avere a disposizione lenzuola pulite che possono cambiare da soli.
Ogni normativa regionale definisce il numero di bagni per gli ospiti necessari. In generale, non è obbligatorio avere un bagno per camera ma è importante che i servizi igienici siano facilmente accessibili.
Ogni bagno per gli ospiti dovrebbe avere:
Se hai deciso di aprire un bed&breakfast imprenditoriale, avrai la possibilità di offrire tutta una serie di servizi aggiuntivi.
Per esempio, potresti offrire: noleggio di bici o attrezzature sportive, biglietti per fiere, musei ed altre attività nella zona, cestino da picnic, servizio di babysitting, etc. Le possibilità di upselling sono molte!
Se utilizzi una guida digitale per ospiti come quella offerta da Smoobu, puoi elencare lì i tuoi servizi aggiuntivi, in modo che gli ospiti possano prenotarli in anticipo.
Ora che sai tutto quello che c’è da sapere su come aprire un B&B, è arrivato il momento di decidere se è l’investimento giusto per te.
Sia che tu decida di aprire un B&B familiare o imprenditoriale, dovrai affrontare diversi costi. Per questa ragione, è importante che tu prenda in considerazione ogni aspetto prima di avviare la tua attività. Ma quanto costa aprire un B&B?
È difficile stabilire una cifra precisa, dal momento che dipende molto dalla situazione individuale. Tuttavia, ecco alcuni dei costi che probabilmente dovrai affrontare nell’aprire il tuo bed and breakfast:
Ricordati che, sia per quanto riguarda i B&B familiari che quelli imprenditoriali, alcuni dei costi relativi all’attività sono deducibili se adeguatamente documentati.
Nella maggior parte dei casi, i finanziamenti a fondo perduto riguardano l’apertura di bed and breakfast imprenditoriali. Per quelli a carattere familiare, chiedi al tuo commercialista di fiducia in quanto potrebbero esserci delle agevolazioni a livello regionale.
Come gestore di un bed&breakfast con partita IVA, oltre alle agevolazioni derivanti dal regime forfettario, potresti inoltre accedere a finanziamenti europei e regionali. Per esempio, esistono progetti dedicati alla nascita e allo sviluppo di attività imprenditoriali gestite da donne o da giovani. Sono stati istituiti contributi a fondo perduto per attività che sviluppino il turismo sostenibile o che si focalizzino in aree specifiche del Bel Paese, come il Sud Italia o le aree colpite dal terremoto del Centro Italia.
Se decidi di aprire un B&B, dai un’occhiata ai bandi aperti o chiedi aiuto al tuo commercialista.
Un buon modo per capire se aprire un B&B è un investimento valido è quello di calcolare quanto saresti in grado di guadagnare.
Se i ricavi copriranno le spese, permettendoti di ottenere un discreto profitto, allora aprire un bed and breakfast potrebbe essere una buona idea. Chiaramente, nel caso in cui dovessi fare lavori di ristrutturazione consistenti, potrebbero essere necessari anche alcuni anni prima che ciò avvenga.
Ma come puoi calcolare il rendimento della tua struttura ricettiva (B&B, casa vacanze, affittacamere, etc)?
Prima di tutto, devi decidere se vuoi aprire un bed&breakfast familiare o imprenditoriale. Il primo sarà più veloce ed economico ma, con la seconda opzione, potresti ottenere delle agevolazioni finanziarie e un profitto maggiore, dato che ti sarà permesso di rimanere aperto tutto l’anno.
Se preferisci aprire un B&B saltuario, controlla la legge regionale per capire per quanti giorni ti sarà permesso di offrire il tuo servizio. A questo punto, devi decidere il prezzo per notte del tuo bed&breakfast.
Ci sono molti modi per decidere il prezzo per notte di un affitto breve. In molti si affidano a strumenti di prezzi dinamici, i quali analizzano il mercato, la concorrenza e le varie festività e creano una strategia di prezzi su misura. Nel momento in cui apri il tuo B&B, potresti optare per una di queste soluzioni.
Se invece stai calcolando il rendimento potenziale della tua casa vacanze, potresti iniziare analizzando gli altri B&B nella zona. Cosa offrono e a che prezzo? In questo modo, potrai fare una stima delle tariffe del tuo bed&breakfast. Considera inoltre che, soprattutto all’inizio, potresti voler offrire dei prezzi leggermente più bassi per ottenere le prime prenotazioni.
Ora che hai anche quest’informazione, puoi calcolare il tuo tasso di rendimento del tuo B&B.
Dividi il reddito lordo (prezzo per notte per numero di notti in attività) per il costo totale di apertura del B&B, moltiplicando quindi per 100.
La cifra risultante indica il potenziale tasso di rendimento del tuo affitto a breve termine. Di solito, un buon investimento dovrebbe avere un tasso di rendimento di almeno il 5%. In ogni caso, verifica i valori ottenuti con il tuo commercialista prima di prendere una decisione.
L’attività di B&B imprenditoriale e quella di affittacamere hanno molto in comune.
In molti decidono di aprire un affittacamere in quanto presenta meno limitazioni rispetto a un B&B. Ad esempio, il proprietario della struttura non dovrà vivere nello stesso edificio o in uno adiacente, rispetto a dove alloggiano gli ospiti. Inoltre, non è necessario offrire la colazione.
Se questa potrebbe essere l’opzione che fa per te, controlla il regolamento della tua Regione in quanto, come per i B&B, anche per gli affittacamere esistono normative regionali e provinciali specifiche.
Una volta che avrai compiuto tutti i passi necessari per aprire il tuo B&B, è il momento di ottenere le prime prenotazioni!
Chiaramente, dovrai fare del tuo meglio per offrire un servizio efficiente e professionale, in modo da garantire il successo della tua attività.
Un channel manager potrebbe fare al caso tuo.
Il channel manager di Smoobu sincronizza i tuoi calendari automaticamente e in tempo reale, sia sul tuo sito web di prenotazione diretta che sugli annunci sui vari portali di prenotazione (Booking.com, Airbnb, Bed-and-Breakfast.it, etc). In questo modo, non dovrai aggiornale manualmente i tuoi calendari ad ogni prenotazione ed eviterai il rischio di overbooking.
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