Stai pensando di aprire una casa vacanze in Italia? Il settore del turismo è da sempre uno dei pilastri portanti dell’economia italiana. Con milioni di viaggiatori che decidono di visitare il Bel Paese ogni anno, gestire uno o più affitti turistici potrebbe garantirti un reddito consistente.
Per aiutare i futuri proprietari di affitti brevi come te, abbiamo preparato una guida completa su come aprire una casa vacanze. Dai requisiti legali fino alle norme igienico-sanitarie, dall’offerta di servizi aggiuntivi alle tasse da pagare, scopri tutto quello che c’è da sapere per aprire la tua casa vacanze in Italia.
Secondo la Legge 17 maggio 1983, n. 6: “Sono case e appartamenti per vacanze gli immobili arredati gestiti in forma imprenditoriale per l’affitto ai turisti, senza offerta di servizi centralizzati, nel corso di una o più stagioni, con contratti aventi validità non superiore ai tre mesi consecutivi“.
Sebbene questa definizione sia valida a livello nazionale, le attività di case vacanza vengono regolate in modo più dettagliato dalle normative regionali. Le disposizioni delle Regioni vengono rimandate alle Province e infine messe in atto dai singoli Comuni. Pertanto, assicurati sempre di contattare il tuo Comune di riferimento nel momento in cui decidi di aprire la tua casa vacanze.
Le case vacanza sono strutture ricettive extra-alberghiere al pari di affittacamere, bed&breakfast, guest house e agriturismi. Negli ultimi decenni questi tipi di alloggi si sono diffusi rapidamente. Basti pensare che nel 2022, secondo le rilevazioni di Statista, si contavano ben 118.000 case vacanza in Italia.
Quali sono le prospettive future di questo settore? Con un tasso di crescita annuale del 2,99%, si stima che il fatturato del mercato italiano delle case vacanza raggiungerà i $4,23 miliardi entro il 2029. Cifre positive per coloro che sono interessati ad aprire una casa vacanze in Italia!
Hai deciso che un’attività di gestione di case vacanza potrebbe fare al caso tuo. Ma da dove cominciare?
Il primo passo è valutare se l’investimento sarà proficuo. Se hai ereditato una proprietà e la vuoi trasformare in una casa vacanze, devi prima capire se ha il potenziale necessario per attirare eventuali ospiti e avere successo. Alcuni aspetti da considerare sono:
Le domande a cui devi rispondere prima di procedere con il tuo progetto sono molte. Ma ricorda: più informazioni precise riesci a raccogliere, più possibilità avrai di avere successo con la tua casa vacanze.
Il secondo passo per aprire una casa vacanze è decidere se avviare un’attività occasionale o imprenditoriale. Vediamo le principali differenze:
Qual è l’opzione migliore per te? Una casa vacanza occasionale può essere un’ottima soluzione per gli host che non hanno tempo o non vogliono ospitare tutto l’anno e per le località che attirano viaggiatori solo in alta stagione. Se invece il tuo obiettivo è quello di aumentare i tuoi guadagni ed espandere la tua attività ricettiva, una casa vacanza imprenditoriale farà al caso tuo.
Una volta terminata la pianificazione del tuo progetto, è il momento di assicurarsi che la tua proprietà soddisfi i requisiti legali necessari per essere utilizzata come casa vacanza.
Tieni presente che, nella maggior parte delle regioni italiane, le case vacanza mantengono la loro destinazione residenziale urbana. Ciò significa che il tuo alloggio dovrà probabilmente soddisfare i requisiti igienico-sanitari e strutturali di una qualsiasi abitazione civile. Inoltre, dovrai ottenere l’attestato di prestazione energetica (APE) che definisce il consumo di energia annuale e assegna una classe energetica al tuo immobile.
In alcuni casi, ti verrà anche richiesto di sottoscrivere un’assicurazione per la tua casa vacanze per coprire eventuali danni. Dal momento che in Italia non esiste una polizza assicurativa univoca per questo tipo di struttura ricettiva, di solito consigliamo ai nostri host di stipulare un’assicurazione Responsabilità Civile. Per saperne di più, dai un’occhiata alla nostra guida completa sulle assicurazioni per case vacanza.
Per assicurarti di avere tutti i documenti necessari per aprire la tua casa vacanza, contatta il Comune interessato. Allo Sportello unico per le attività produttive (SUAP) potrai richiedere la modulistica, i certificati e i nulla osta necessari.
Uno dei documenti più importanti per avviare la tua attività turistica è la cosiddetta Segnalazione Certificata di Inizio Attività (SCIA). La SCIA può essere presentata in forma cartacea o telematica ed è obbligatoria sia per le attività imprenditoriali che per quelle occasionali.
Insieme alla SCIA dovrai presentare le autorizzazioni e le certificazioni di cui sopra. Informati in anticipo e chiedi l’aiuto di un commercialista, se necessario, per assicurarti di avere tutte le carte in regola e di soddisfare gli adempimenti amministrativi. Una volta presentati questi moduli, potrai legalmente avviare la tua nuova attività di affitti brevi.
Nota bene: se gestisci due proprietà situate in due comuni diversi, dovrai presentare i moduli separatamente.
Gli host che vogliono aprire una struttura ricettiva imprenditoriale (casa vacanze, bed&breakfast, affittacamere, ecc.), si dovranno occupare anche di altri aspetti:
Oltre alla pianificazione iniziale, agli adempimenti amministrativi e ai requisiti legali, ci sono altre cose a cui devi pensare prima di aprire la tua casa vacanze.
Dato che il settore degli affitti brevi è piuttosto competitivo, l’arredamento della tua casa vacanza sarà un elemento fondamentale per distinguerti dalla concorrenza. I mobili, gli elettrodomestici e le decorazioni che sceglierai influenzeranno la scelta dei viaggiatori di prenotare o meno la tua struttura ricettiva. Per cui:
Le case vacanza si differenziano da altre tipologie di strutture ricettive (come le locazioni turistiche) per la possibilità di offrire servizi addizionali. Questi extra ti permetteranno di regalare ai tuoi ospiti un soggiorno unico, fatto su misura per loro e le loro esigenze.
Ecco alcuni esempi di servizi aggiuntivi che puoi offrire ai tuoi ospiti a pagamento, come omaggio o come parte di un pacchetto vacanza:
Per sfruttare al meglio i tuoi servizi aggiuntivi, assicurati di promuoverli nei tuoi annunci sui siti di prenotazione come Booking e Airbnb. Inoltre, inseriscili nella tua guida digitale per ospiti. Così facendo, i tuoi ospiti potranno acquistare servizi offerti durante il soggiorno e tu avrai più possibilità d’incrementare i tuoi guadagni.
La tua attività di case vacanza è pronta: hai tutti i documenti in regola, hai arredato l’appartamento in affitto e pianificato i servizi extra. È arrivato il momento di ricevere i tuoi primi ospiti!
Nota bene che tutti i gestori di strutture ricettive (case vacanza, affittacamere, B&B, alberghi, ostelli) hanno l’obbligo di comunicare le generalità degli ospiti alle autorità di Pubblica Sicurezza nel giro di 24 ore dall’arrivo. Assicurati quindi di raccogliere i dati dei tuoi ospiti e di trasmetterli alla Questura sul portale Alloggiati Web.
Inoltre, dovrai comunicare l’arrivo e la partenza dei tuoi ospiti all’Istituto nazionale di statistica (ISTAT). Questo ente si servirà dei dati da te forniti per creare statistiche dettagliate sui flussi turistici in Italia.
Ricorda anche che in alcune città italiane è prevista una tassa di soggiorno. Questa imposta è stata introdotta per coprire i costi di progetti legati al turismo, come l’ampliamento dei trasporti pubblici, la manutenzione dei musei cittadini, la creazione di nuovi parcheggi e servizi igienici pubblici, ecc.
Per saperne di più, dai un’occhiata alla nostra guida completa “Tassa di soggiorno: guida per proprietari di affitti brevi“.
Aprire una casa vacanze può essere piuttosto costoso, soprattutto se decidi d’intraprendere un’attività imprenditoriale. Ecco le spese che dovrai affrontare:
Nella fase iniziale di analisi e pianificazione del tuo progetto, verifica l’esistenza eventuali finanziamenti e agevolazioni fiscali relative al settore turistico. Il tuo commercialista di fiducia ti potrà aiutare.
Considerando tutti i costi relativi all’apertura della tua casa vacanze, puoi fare una stima dell’investimento necessario. Arriva quindi il momento di chiedersi: quanto puoi guadagnare con la tua casa vacanza? E quanto tempo ti ci vorrà per raggiungere il pareggio di bilancio?
Per calcolare il rendimento della tua attività di gestione devi definire il reddito lordo e moltiplicarlo per il numero di notti per le quali prevedi di affittare la tua proprietà, deducendo quindi le spese fisse. Tuttavia, sia il prezzo per notte che il tasso di occupazione dipendono da una serie di fattori: la stagionalità, la tipologia di affitto, il numero massimo di ospiti, la località e le attrazioni, gli eventi, i pubblici di riferimento, la competizione e molto ancora.
Uno strumento di prezzi dinamici può aiutarti a stimare il prezzo della tua casa vacanza e le sue variazioni nel corso dell’anno. Inoltre, ti consigliamo di rivolgerti al tuo commercialista di fiducia, che potrà aiutarti a redigere un business plan e ad adempiere a tutti gli adempimenti fiscali del caso.
La gestione di una casa vacanza può sembrare complessa a prima vista. In qualità di host, dovrai creare annunci di qualità su diverse piattaforme online e gestirli in simultanea. Per evitare doppie prenotazioni, dovrai sincronizzare i calendari da una piattaforma all’altra, oltre che dal tuo sito web di prenotazione diretta. Dovrai accogliere i tuoi ospiti, rispondere ai loro messaggi e assicurarti che trascorrano una bella vacanza. Infine, dovrai organizzare tutte le attività di pulizia e manutenzione tra un soggiorno e l’altro, oltre che occuparti delle recensioni degli ospiti.
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